Unwto in Italia incontra operatori: sinergia per tornare a viaggiare                            


Il turismo italiano ce le farà, la ripresa sarà lenta e faticosa ma con lo sforzo di tutti tornerà ai livelli del 2019. La visita in Italia del segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili, per iniziare il RestartTourism mondiale, è stata suggellata dall’incontro molto partecipato con le associazioni e gli imprenditori del settore. Pololikashvili, che mercoledì scorso aveva incontrato il ministro Dario Franceschini e ieri il premier Giuseppe Conte, il ministro Luigi Di Maio e il sindaco di Roma Virginia Raggi, durante l’incontro “Restart Tourism: Italy” organizzato con Federturismo Confindustria si è detto fiducioso della ripresa italiana proprio perché il Paese è tra i più amati dai turisti di tutto il mondo e ha fatto sforzi molto grandi nella gestione dell’emergenza.

Il turismo internazionale secondo l’Unwto nei primi 4 mesi del 2020 ha registrato un calo del 44% con una perdita di circa 195 miliardi di dollari di entrate ad esso legate. “Mi congratulo per gli sforzi intrapresi dal Governo italiano per ravviare il turismo – sottolinea Zurab Pololikashvili – e  l’eliminazione delle restrizioni ai viaggi è stata gestita con sicurezza in via prioritaria, e in modo da sfruttare appieno l’innovazione e la trasformazione digitale del nostro settore. L’Italia ha dimostrato come sia possibile revocare le restrizioni di viaggio e far ripartire il turismo in modo da mettere al primo posto la sicurezza dei turisti e dei lavoratori del turismo. Ciò contribuirà a creare fiducia nel turismo e la fiducia è la valuta più importante del mondo in questo momento”.

“E’ stato – dice presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – per noi motivo di grande orgoglio che il segretario generale Pololikashvili abbia scelto l’Italia, Paese in cima ai desideri di tutti i turisti e anche tra i più colpiti dalla pandemia, ed abbia voluto incontrare il nostro mondo imprenditoriale per sottolineare la necessità e l’urgenza di far ripartire, proprio da noi, in sicurezza a livello mondiale un settore che rappresenta per tutti una leva di crescita strategica. Un messaggio, che abbiamo apprezzato molto, di sostegno e di fiducia per come abbiamo saputo gestire in modo responsabile questo periodo cruciale”.

“Io sono un imprenditore – dice Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio – e credo che ci devono essere poche chiacchiere e molta azione oggi come oggi e i tavoli devono essere un po’ più ristretti e più concreti, la visione di quello che noi oggi stiamo facendo deve essere di lungo periodo e quindi va comunicata e va portata avanti su tavoli molti importanti. Quello che manca nella politica secondo me oggi è un ministero del turismo, un ministero chiaro, con deleghe e portafogli e che possa agire e seguire le imprese nella proprio sviluppo e nella propria ridefinizione strategica che conduca all’uscita di questa brutta crisi”.

“Il turismo – dice Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti  – è fermo sì, ma non è immobile. Infatti abbiamo sfruttato questo brutto periodo per lavorare sulla digitalizzazione, sull’ammodernamento delle nostre strutture, sulla formazione degli imprenditori e dei lavoratori per far trovare questo sistema unico dell’accoglienza italiana pronto per la ripartenza. Stiamo ricoprendo anche un altro ruolo e lo stiamo facendo tutti assieme per far recuperare fiducia al turista, fiducia nel viaggiare con una nuova narrazione del turismo, un nuovo modo di fare turismo”.

Resta sempre aggiornato sul mondo del turismo!
Registrati gratuitamente e scegli le newsletter che preferisci: ultime news, segnalazioni degli utenti, notizie locali e trend di turismo. Personalizza la tua informazione, direttamente via email.
Iscriviti ora
seguici sui social