sabato, 27 Aprile 2024

Vacanze di natale in viaggio per gli italiani: città d’arte al top

Buone notizie dalle prossime festività secondo le principali associazioni di categoria. I dati di Confindustia parlano di un Natale prossimo al sold out con il 93% delle camere occupate (+2% rispetto al 2022) spinto dalla domanda nazionale mentre il Capodanno si appresta al tutto esaurito con un’occupazione al 97% (+5% rispetto al 2022) e per l’Epifania il dato si attesta all’86% ma con un ulteriore potenzialità di crescita.

In questo quadro, la montagna che si conferma la meta più ambita, seguita dalle città d’arte. Venezia conferma la sua spiccata vocazione internazionale soprattutto per San Silvestro con un’occupazione delle camere del 70% e un aumento delle prenotazioni dell’8% rispetto al 2022 grazie soprattutto dalla domanda straniera (+20% rispetto allo scorso anno). Milano registra un aumento dell’occupazione sia per Natale che per Capodanno con un incremento delle prenotazioni rispettivamente del 5 e del 15% rispetto alle medesime festività dello scorso anno, in flessione il risultato per la ricorrenza del 6 gennaio. Firenze e Roma seguono la stessa dinamica e il calendario delle tre ricorrenze vede per entrambe un aumento delle prenotazioni per Natale del 3%, una sostanziale stabilità per Capodanno e una flessione rispettivamente del 3 e 1% rispetto all’Epifania 2023. Torino conferma i risultati di Natale e Epifania dello scorso anno mentre registra una flessione delle prenotazioni del 10% a Capodanno. Anche Genova si assicura due risultati su tre: Natale e Capodanno stabili e una flessione del 5% rispetto alla festa del 6 gennaio. In questo particolare periodo dell’anno la clientela nostrana sarà nettamente dominante in tutte le destinazioni ma resta alta l’attenzione del turismo straniero grazie, in primis, alla presenza di viaggiatori provenienti da USA, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

Simili le previsioni di Federturismo: dopo un più che soddisfacente lungo weekend dell’Immacolata in cui l’occupazione camere nelle città d’arte si è attestata intorno al 75%, con punte dell’80%, che in montagna ha raggiunto l’85% sarà ancora la neve la grande protagonista del periodo natalizio preferita dal 44% dei nostri connazionali. Tra le altre destinazioni ci sono ancora una volta le città d’arte: Roma, Firenze e Milano sempre più apprezzate dai turisti stranieri che si stima saranno più di 5 milioni, in particolare francesi, inglesi ed americani che come formula di soggiorno continuano a prediligere gli alberghi dove pernottano per 3, 4 notti. Quest’anno per le festività le presenze nelle strutture ricettive delle principali città cresceranno di oltre l’1,5% rispetto al 2022.

Per gli italiani che per festeggiare l’arrivo del nuovo anno decideranno di espatriare la scelta ricadrà, ancora una volta, sulle intramontabili capitali europee con Barcellona, Parigi e Londra tra le favorite. Sul medio raggio si prediligerà il soggiorno al caldo che, a causa del recente conflitto tra Israele e Gaza, dirotterà i vacanzieri su Capo Verde e Canarie compensando in parte il fisiologico calo del turismo verso il Medio Oriente e il Nord Africa. Le crociere tornano ad essere grandi protagoniste e per chi potrà permettersi il lungo raggio vince il soggiorno balneare che vede in testa Maldive, Thailandia e Caraibi.

Infine, secondo il monitoraggio periodico realizzato dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sono attese 16,2 milioni di presenze (+0,5% rispetto al 2022) tra il 23 dicembre e il 6 gennaio nelle strutture ricettive. Due i protagonisti assoluti: i turisti stranieri (+2,7%) e le città d’arte (+3,9%). Buoni risultati sono attesi anche per la montagna (+0,1%) e le località dei laghi (-0,5%), dove le presenze si attesteranno sui livelli dello scorso anno. Per le località rurali e di collina, marine e del termale si stima un calo rispettivamente del -1,9%, -5,7% e -6,4%.

Tra i mercati stranieri prevarranno ancora quelli tradizionali europei e le segnalazioni di crescita più frequenti sono state raccolte per i turisti svizzeri, spagnoli, statunitensi, francesi, polacchi e britannici. I mercati tendenzialmente stabili o in leggero aumento sono i tedeschi, gli austriaci, scandinavi, olandesi, belgi. Tra i mercati extraeuropei le segnalazioni di aumento più significative sono state registrate per le provenienze dalla Corea del Sud e Brasile.

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