Rallenta il turismo in Sicilia. È quanto emerge dal rapporto elaborato dalla sede di Palermo della Banca d’Italia che fotografa la condizione dell’economia nell’Isola nel primo semestre del 2018, illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede regionale, alla
presenza del direttore della sede di Palermo Pietro Raffa.
Dal report si rileva dunque che “nei primi sei mesi del 2018 in Sicilia è proseguita la fase di ‘crescita moderata’ registrata nel 2017. I comparti trainanti sono il manifatturiero ed il terziario non economico. Bene anche le esportazioni ed il settore turistico. Segno negativo invece per il settore edilizio, che prosegue il trend negativo degli anni scorsi. La disoccupazione in Sicilia resta, nei primi sei mesi dell’anno, doppia rispetto al resto del Paese: 22,3 percento nell’isola, contro la media dell’11,1 nazionale”.
Tornando al turismo, secondo dati ancora provvisori della Regione Siciliana, nei primi sei mesi dell’anno, periodo che tradizionalmente non è di altissima stagione, la crescita dei flussi turistici si è ridimensionata: all’aumento della componente internazionale si è contrapposta la flessione di quella interna.
La dinamica è stata eterogenea tra le province: i maggiori contributi positivi sono derivati da Palermo e Ragusa, quelli negativi da Siracusa, Agrigento e soprattutto Trapani. Inoltre, in base ai dati della rilevazione sul turismo internazionale condotta dalla Banca d’Italia, la spesa dei turisti stranieri è ulteriormente aumentata.
Per quanto riguarda il comparto dei trasporti, tra gennaio e agosto, la crescita del traffico passeggeri negli aeroporti dell’Isola è stata del 4,2% (9,5% nel 2017). Il numero di passeggeri su voli nazionali è stato pressoché in linea con quello dell’anno precedente, mentre quelli su voli internazionali hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti.
Alla drastica riduzione dei voli da Trapani si è associata la minore crescita dello scalo catanese mentre nello scalo di Palermo l’incremento del traffico è stato del 16,2%. Da notare la differenza tra il numero di passeggeri in transito negli aeroporti di Palermo e Catania e i turisti alloggiati. Differenza che fa supporre fenomeni diffusi di ospitalità non rilevata.
Infine, il movimento di passeggeri nei porti siciliani è cresciuto del 12,8%o nei primi sei mesi del 2018 (del 27% l’anno precedente); la componente legata alle crociere è molto aumentata, soprattutto a Palermo.
In base ai risultati della rilevazione condotta dalla Banca d’Italia presso un campione di oltre 100 imprese dei servizi con almeno 20 addetti, la quota di aziende con fatturato in crescita ha superato di 14 punti percentuali quella delle imprese che hanno riportato un calo (il saldo era pari a 8 punti nella rilevazione del 2017).
Per leggere la versione integrale del report clicca su http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2018/2018-0043/1843-Sicilia.pdf.