Rievocazioni di ambienti contadini tra mitologia, fede e tradizioni da oggi in scena a Gangi per la 48esima edizione della Sagra della spiga. Dopo due giorni, oggi e domani, di canti e balli tradizionali, concerti di musica popolare, degustazioni di pane e salsiccia e sfilata dei gruppi folk ungherese (Dunaa'g) e rumeno (Craisorul), il clou della kermesse è previsto per il fine settimana. Venerdì alle 18 "U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; una rievocazione dell'antica usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano. E alle 21.30 "A Zuccatina da Zita". Sabato, alle 21, in Viale delle Rimembranze, "a manciata di novi cosi", degustazione di una mistura di nove legumi cotta in enormi pentoloni.
"Ma il momento centrale – annuncia il sindaco Giuseppe Ferrarello – si terrà domenica 12 agosto con il corteo di Demetra, dove la tradizione di una civiltà ormai quasi estinta viene rievocata tra suoni, profumi e colori che coinvolgono un'intera comunità".
Alle 11.30 in viale delle Rimembranze "I stravuli a vista", esposizione degli addobbi delle "stravule", gli antichi carri, simili a slitte, trainati da buoi, simbolo della Sagra della Spiga. Nel pomeriggio, il corteo di Demetra: ad aprirlo il Corteo di ziti, seguito dal gruppo folk locale Engium, che anticipa la parte dedicata alla vita dei campi dove viene descritta e rappresentata in abiti d'epoca la vita contadina e quella nobiliare. E nell'allegorica sfilata troveranno posto anche le figure legate al culto di Demetra con Artemide, Apollo, la divinità dalle sembianze Caprine Pan e il dio del vino Dionisio. Conclude il lungo ed articolato corteo Le Meteres (dee madri) Persefone e sua madre Demetra (Cerere per i latini) che incederanno maestose sulla "stravula", antico mezzo di trasporto simile ad una slitta trainata da buoi. Alle 22 la manifestazione si conclude con la rappresentazione della commedia in vernacolo "U Pisatu".