giovedì, 19 Dicembre 2024

Oasi Simeto, Legambiente: non è turismo è speculazione edilizia

Esposto al Comune contro il progetto ‘Le Economie del Turismo’ incluso nel Prusst

L'Oasi del Simeto rischia di diventare un agglomerato di alberghi dai 15 ai 40 piani, negozi, ristoranti, complessi residenziali, centri estetici, strutture nautiche, campi da golf e specchi d'acqua artificiali che divoreranno il verde della preriserva naturale. A lanciare l'allarme è Legambiente che parla di "speculazione edilizia mascherata da attività turistica" e ha presentato al Comune di Catania una formale opposizione al progetto incluso nel Prusst ‘Le Economie del Turismo' dell'A.T.I. Portnall Italiana S.p.A.- Oasi del Simeto s.r.l.
Secondo Legambiente il progetto annullerebbe la cintura di protezione alla riserva (la cosiddetta Zona A) con una vera e propria colata di cemento. "La zona B di preriserva della riserva naturale ha un'estensione di circa 960 ettari e si sviluppa a protezione della zona A – afferma il presidente dell'associazione etnea, Renato De Pietro – il progetto in esame prevede la trasformazione di ben 588,3 ettari dell'area di preriserva, la maggior parte dei quali a ridosso con la zona di massima tutela (zona A). Considerato che gli agglomerati abusivi occupano una superficie di oltre 190 ettari, le aree urbanizzate della preriserva ammonterebbero, qualora venisse attuato il progetto, ad oltre l'80% del territorio. Inoltre, se si tiene conto che alcune aree agricole appaiono compromesse in quanto situate all'interno o nelle immediate vicinanze degli agglomerati abusivi, pressoché la totalità della zona B risulterebbe urbanizzata e verrebbe meno la funzione prioritaria dell'area di protezione".

 

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