Nuovi dubbi e perplessità sul nuovo Codice del turismo (in vigore dal 21 giugno 2011) e sulla sua applicabilità in Sicilia sono emersi nel corso di un incontro organizzato nei giorni scorsi a Lipari da Federalberghi Isole Eolie. I lavori hanno preso le mosse dalla presentazione del libro di Stefano Gorla, docente di diritto e legislazione turistica, dal titolo "Il nuovo codice del turismo, commento organico al D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79" ma tanti sono stati anche gli spunti e le proposte fatte per arginare i diversi problemi sul tappeto: da quello della classificazione alberghiera a quello della definizione delle figure professionali, senza tralasciare il ruolo e le funzioni delle imprese turistiche.
Una delle più grosse contraddizioni del Codice è infatti tra le linee d'indirizzo che indica e l'applicabilità sul territorio. Ecco perché Saverio Panzica, dirigente dell'assessorato regionale al Turismo ha suggerito di "creare un database che a livello nazionale raccolga le diverse norme e leggi regionali, affinché le stesse – pur nel rispetto degli organismi regionali – vengano monitorate ed uniformate, in un asse omogeneo d'interesse nazionale".
Proposta questa su cui è convenuto Pierluigi Mantini, presidente dell'Osservatorio Parlamentare del Turismo, che nel suo intervento ha rilanciato la necessità di individuare una vera linea progettuale per lo sviluppo del turismo applicabile nell'immediato e proiettato almeno nel prossimo decennio.
Sulla necessità di una maggiore semplificazione dei processi burocratici amministrativi si è invece soffermato Salvatore Scalisi, direttore dell'Ebrts che ha ricordato "come bisognasse porre l'accento sulla semplificazione rispetto alla liberalizzazione". Dal canto suo Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, ha suggerito di affidare la classificazione alberghiera alle stesse associazioni di categoria: "Ormai è il mercato – ha ricordato Farruggio – a classificare gli alberghi". Sull'implementazione della carta dei servizi turistici prevista nel Codice del Turismo, Massimo Lo Schiavo ha rilanciato la proposta, peraltro ampiamente condivisa e sostenuta da Federalberghi, di istituire nelle isole minori la tassa di sbarco in luogo di quella di soggiorno. Gli interventi, moderati da Toti Piscopo, editore di Travelnostop, sono stati conclusi da Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie, che – citando l'art. 3 del d.l. 70/2011 (decreto sviluppo) nella misura in cui questo integra il nuovo Codice del Turismo – ha auspicato l'attivazione di reti di imprese quale strumento propedeutico e propulsivo dei costituendi distretti turistici.