Dalla fine di giugno il Cipat (codice identificativo), sarà obbligatorio per ogni appartamento dato in affitto ad uso turistico in Trentino: servirà ad identificare le attività che non vengono esercitate in forma imprenditoriale, non riguarderà quindi affittacamere, B&B, ostelli e quanto appartiene al mondo extra alberghiero ma esercita la sua attività in forma di impresa. Anche chi fa intermediazione immobiliare, compresi i portali come Booking o Airbnb, dovrà utilizzarlo.
La sanzione prevista per chi dopo il 30 giugno affitterà un appartamento ad uso turistico essendone sprovvisto andrà dai 500 ai 3000 euro. La materia riguarda in promo luogo i Comuni, compresi i controlli e la parte sanzionatoria. Il Comune è anche l’ente deputato a ricevere la comunicazione di chi intende mettere a disposizione un alloggio ad uso turistico e incassa una parte della tassa di soggiorno, pari al 50%. Infine, le stesse somme relative alle sanzioni verranno incassate dagli uffici comunali.
“La situazione che stiamo attraversando rende più che mai indispensabile un intervento per portare alla luce chi ancora non opera in maniera regolare – ha detto l’assessore al turismo Roberto Failoni – Ci saranno i dovuti controlli e sono previste sanzioni per chi, a partire dal prossimo 30 giugno, non rispetterà questo obbligo”.