Visitare gli spazi culturali dell’Umbria e conoscere dal vivo le opere conservate oggi è ancora più divertente con ‘UAU – L’arte di essere bambini’. Si tratta di nuovo progetto di merchandising dedicato ai bambini e alle famiglie, che trasforma in gioco l’esperienza formativa al museo.
Per questa prima edizione il curatore e storico dell’arte Marcello Smarrelli, consulente artistico del progetto, ha invitato l’artista Lucamaleonte ad intervenire sugli oggetti prodotti da UAU.
I tre spazi culturali coinvolti sono il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco, il Complesso museale di San Francesco di Montefalco e l’anfiteatro dell’artista Beverly Pepper a Panicale. Tre realtà diverse per tipologia e per appartenenza territoriale e culturale, in modo da affrontare più tematiche, dall’arte alle tradizioni, così da stimolare la curiosità alla visita reciproca.
Lucamaleonte ha declinato per ciascuna realtà museale 3 prototipi, consegnati loro con una campionatura: un gioco da tavolo in cartone ispirato al Gioco dell’Oca, con il quale i piccoli partecipanti e le loro famiglie, sfidandosi, scoprono storie e curiosità della realtà museale; una tazza in ceramica ideata del designer Luca Binaglia, con diverse raffigurazioni e impilabile per comporre, ogni volta, una nuova storia ‘verticale’, un puzzle con immagini ispirate alle opere del museo. Tutti i prodotti sono stati realizzati da aziende umbre, per rafforzare la volontà di identità territoriale di questo progetto di merchandising esperienziale, innovativo ed ecosostenibile.
UAU dà vita anche ad un calendario di eventi per i bambini e le loro famiglie presso le tre realtà museali: il 2 ottobre a Sant’Anatolia di Narco, il 7 ottobre a Panicale e il 9 ottobre a Montefalco. Gli eventi prevedono visite al museo, laboratori ricreativi ed educativi, performance artistiche con proiezioni emozionali.
“Abbiamo voluto ‘giocare’ con l’arte visiva – spiegano da Archi’s Comunicazione – trovando spunto nelle opere d’arte, per creare un’esperienza aperta e dinamica. Nel mondo moderno WOW è un termine usato prevalentemente dai giovani e dai bambini per esprimere meraviglia, stupore, sorpresa. Da qui l’idea di creare un connubio tra storia e modernità, lasciando l’Umbria al centro e creando il marchio UAU. Gli oggetti del brand rappresentano l’arte e la cultura della regione Umbria, diventano strumento utile in famiglia per un uso consapevole delle immagini, spesso illusorie e fuorvianti, per dedicare tempo all’osservazione e alla riflessione come gli artisti ci insegnano, da sempre, con le loro opere”.