Ha preso vita l’Umbria Convention Bureau. Attualmente l’ente si configura come consorzio privato e ha il nome di Umbria Congressi, ma a breve, attraverso accordi con soggetti pubblici, assumerà anche la fattispecie di Convention bureau. Attinge per il 30% ai fondi dei privati e per il 70% a quelli regionali ed è stato fondato dai consorzi UmbriaSì (Confcommercio e Federalberghi Perugia) e Umbria Export (Confindustria), e rappresenta la totalità della filiera Mice locale. Vi aderiscono 25 strutture: 19 strutture ricettive tra hotel e resort, 4 Pco, un’adv e un catering.
Il bureau è retto da un Consiglio direttivo presieduto dall’albergatrice Valeria Guarducci. Del CdA fanno parte anche Giampiero Bianconi, nel ruolo di vicepresidente, e come consiglieri le Pco Maria Luisa Basili e Maria Pantini, e l’albergatore Fabio Tulli. Elena Ronconi è la Destination manager.
“Il nostro ente nasce per promuovere la massima integrazione territoriale dell’offerta congressuale, sulla scia di quanto già fanno nel segmento leisure i consorzi fondatori, nonché per comunicare all’industria italiana e mondiale dei congressi che l’Umbria è location ideale per eventi di ogni tipologia – ha commentato la Guarducci – Siamo una regione piccola ma bellissima, ricca di spunti per molti tipi di turismo, da quello religioso a quello artistico, da quello agrituristico a quello montano, ed è perfetta per le attività di team-building o incentive all’aria aperta. Nel medio termine abbiamo l’obiettivo di trasformarci anche formalmente in Convention Bureau. I contatti con gli enti pubblici sono in fase progredita. Nei prossimi mesi confidiamo di poter sottoscrivere un accordo con loro. L’Umbria – ha aggiunto – può ospitare eventi anche di alto livello, al pari delle altre regioni italiane e a prezzi assolutamente concorrenziali. Alcuni dei nostri soci offrono sale da 600-700 persone, per non parlare dei grandi palazzi storici che, equipaggiati con la più moderna tecnologia, ben si prestano ad accogliere centinaia di congressisti. Stiamo lavorando con l’aeroporto di Perugia e con Trenitalia per dare ulteriore facilitazione agli accessi dall’Italia e da ogni parte d’Europa, e nel contempo creiamo sempre più numerose relazioni tra gli operatori del territorio, così da mettere a sistema una filiera realmente onnicomprensiva”.