Sono trascorsi 4 mesi dalla terribile scossa sismica, seguita da numerose repliche, che ha sconvolto il Centro Italia e, secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, sono 12.600 le persone ancora assistite dalla macchina della solidarietà. Nella sola Regione Umbria sarebbero circa 2.800: 1.200 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, quasi 500 in strutture ricettive sul territorio, poco più di 1.100 negli alberghi individuati in altre aree della Regione e sul lago Trasimeno. Il terremoto, pur avendo reso inagibili centinaia di abitazioni nella zona dei monti Sibillini, non ha causato feriti né morti, ma ha provocato seri problemi all’economia che, nel caso dell’Umbria, fa molto affidamento al turismo.
A tal proposito Fabio Paparelli, vicepresidente e assessore al Turismo della Regione Umbria, si è rivolto direttamente ai turisti italiani e stranieri, invitandoli a tornare a trascorrere le loro vacanze di fine anno in questa meravigliosa terra che ha ancora tanto da offrire. “Venite in Umbria, perché qui c’è la bellezza e la grazia. Esordisce così l’assessore Paparelli in un video. utilizzando una frase del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi. “Il più bel gesto di solidarietà che gli italiani possono riservarci è quello di tornare a visitare la nostra terrà perché il 95% del territorio è sicuro ed accogliente. Ci auguriamo che i turisti, italiani e stranieri, tornino in Umbria, perché abbiamo bisogno di riprendere quella economia turistica che rappresenta la fetta più importante del nostro prodotto interno lordo”.