Non conosce crisi lo sci in Valle d’Aosta che chiude la stagione invernale con un record sia nel fatturato degli impianti di risalita che nelle presenze alberghiere. Un anno da incorniciare per le società partecipate regionali che gestiscono i 23 comprensori valdostani che hanno messo a segno un fatturato lordo di 70,7 mln (+7,35% rispetto alla stagione precedente), il miglior risultato di sempre con 27,5 milioni di persone trasportate.
Anche sul fronte delle presenze alberghiere prosegue la serie positiva degli ultimi anni con un aumento dell’11% rispetto alla stagione 2014-2015 (+12% gli arrivi). A trainare l’andamento favorevole è stato il turismo di prossimità (Piemonte, Liguria e Lombardia) che riprende quota dopo un periodo di stanca.
Gli sciatori stranieri che frequentano la Valle d’Aosta sono soprattutto inglesi (35%), svedesi (12,5%), ma anche francesi, belgi e svizzeri. Si sono ridotte le presenze dei russi, scoraggiate dal crollo del rublo e dalle tensioni internazionali.
“I risultati positivi sono frutto di condizioni generali favorevoli, ma anche di un lavoro che è stato fatto negli ultimi anni sia a livello promozionale che sul fronte degli investimenti e che ora ci consente di avere dei comprensori all’avanguardia”, ha commentato Aurelio Marguerettaz, assessore regionale al turismo.