Enac-Gse insieme per decarbonizzare trasporto aereo


Progetti sperimentali per l’uso di biocarburanti e idrogeno verde nel trasporto aereo e non solo. Al via la collaborazione tra l’Enac e il Gestore dei servizi energetici (Gse) per accelerare il processo di decarbonizzazione dell’aviazione civile in Italia promuovendo diverse inizative. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture aeroportuali, promuovere l’utilizzo di fonti rinnovabili nel settore e implementare politiche integrate che uniscano la sostenibilità ambientale con l’innovazione tecnologica, in linea con gli obiettivi europei.

“Abbiamo raccolto la sfida della riconciliazione del trasporto aereo con l’ambiente con un approccio critico e non ideologico, che ci consentirà di traguardare gli obiettivi comunitari di decarbonizzazione fissati al 2030 e 2050”, ha detto il presidente Enac Pierluigi Di Palma alla firma dell’accordo, nel corso del convegno “Il sistema Italia per la riconciliazione del trasporto aereo con l’ambiente”, organizzato da Enac in collaborazione con Enea alla presidenza del Consiglio.

Il presidente del Gse, Paolo Arrigoni, ha aggiunto che “il settore aeroportuale riveste un ruolo strategico per la crescita del Paese e deve essere al centro di un percorso di innovazione sostenibile. Con questa collaborazione, vogliamo accompagnare gli aeroporti italiani nell’adozione di soluzioni energetiche all’avanguardia, favorendo un modello di sviluppo che coniughi efficienza e rispetto per l’ambiente”.

Per l’ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, le tematiche ambientali si inseriscono nel “nostro piano di sviluppo in modo armonico, come previsto dai mandati europei e dal nostro obiettivo primario di perseguire una crescita sostenibile”. “La sostenibilità è, dunque, una colonna portante del nostro piano di sviluppo aeroportuale da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, che consentirà a Roma e all’Italia di rivendicare una posizione di competitività sullo scacchiere europeo, dove tanti aeroporti non possono espandersi per tenere il passo dei grandi hub concorrenti, in primis Istanbul che sta crescendo a grande velocità dietro il cortile di casa nostra, e anche dei grandi hub del Medio Oriente. I flussi globali dall’Asia verso l’America stanno aumentando e l’Italia, con la sua posizione geografica, può trarne un vantaggio unico se saprà cogliere l’opportunità”, ha concluso.

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