Dal 13 maggio in tutti gli Stati Membri sono partiti i preparativi per la ripresa in sicurezza dei trasporti e dei servizi turistici, il superamento della crisi di liquidità ed il recupero della fiducia dei consumatori. La Commissione ha demandato la redazione di protocolli specifici per il comparto alla Agenzia della Sicurezza in Aviazione (EASA) e al Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC). Il 18 maggio, i due organismi europei hanno assolto il loro compito, pubblicando le linee guida che identificano le misure atte ad assicurare la tutela sanitaria di passeggeri ed addetti durante la ripresa di servizi aerei regolari a seguito della emergenza causata dalla diffusione del COVID-19.
“ Nel nostro Paese – spiega il presidente dell’IBAR Benito Negrini – si sta facendo un buon lavoro: negli aeroporti società di gestione e compagnie aeree stanno attuando tutte le misure necessarie per assicurare la ripresa in sicurezza dei collegamenti e la Autorità di regolazione competente in materia ha a sua volta redatto, con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, delle linee guida nazionali che riprendono in grandissima parte le raccomandazioni delle Agenzie Europee. Manca però il tassello più importante, in assenza del quale si correrà il rischio che le compagnie aeree straniere, la cui quota di mercato per i collegamenti internazionali da/per l’Italia sfiora il 90%, possano valutare insostenibile e ingestibile il ripristino dei servizi temporaneamente sospesi: la mancata armonizzazione tra la normativa italiana e quella della quasi totalità dei Paesi Europei in tema di distanziamento a bordo.
In questi giorni – aggiunge – le direzioni di tutte le compagnie, europee e non solo, stanno lavorando sui possibili scenari dei prossimi mesi, ci sarebbe ancora il tempo per evitare che l’Italia si trovi ad essere svantaggiata rispetto ad altri Paesi ma bisogna essere rapidi nelle decisioni. Si dovrebbe seguire l’esempio del Governo Portoghese che ha tempestivamente deciso di adottare le raccomandazioni degli organismi europei revocando dal prossimo 1° giugno un precedente provvedimento che includeva norme relative al distanziamento interpersonale a bordo degli aerei”.