venerdì, 22 Novembre 2024

San Vito e Salina esempi moderni di sviluppo turistico

“Giù le mani dalla costa”. E’ il messaggio lanciato questa mattina all’arrivo a Favignana dall’equipaggio della Goletta Verde. Una protesta simbolica per rilanciare l’ultimatum alla Regione Sicilia per l’approvazione entro il 31 luglio prossimo del Piano di utilizzo del demanio marittimo, unico strumento in grado di “bloccare l’attacco speculativo sulle coste in corso alle Egadi ed in particolare a Favignana”. Goletta verde è arrivata a Favignana dopo aver fatto tappa sabato 12 luglio a San Vito Lo Capo. Quindi proseguirà per Marsala, Lampedusa e Donnalucata. 

Nel corso della serata a San Vito, a margine dell’incontro pubblico “Un turismo ecosostenibile anche in Sicilia: è possibile!” sono consegnate le “5 vele” della Guida Blu di Legambiente e Touring club al sindaco Matteo Rizzo.

“Servono scelte strategiche in Sicilia che valorizzino e difendano finalmente l’immenso patrimonio costiero e dell’entroterra dagli attacchi degli speculatori. Puntare su un turismo di qualità che coniughi il rispetto dell’ambiente e la qualità dei servizi è l’unico strada per guardare al futuro con fiducia” ha detto Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente

“C’è sicuramente grande soddisfazione per i due comuni, San Vito Lo Capo e Santa Marina di Salina, che da anni si confermano ai vertici della classifica della Guida Blu – ha sottolineato Gianfranco Zanna, direttore Legambiente Sicilia – è il segno di una idea evoluta di sviluppo finalmente avviata anche in Sicilia. A San Vito Lo Capo e a Santa Marina di Salina hanno compreso che tutelare l’ambiente è il modo più efficace per migliorare l’offerta turistica, ma anche la qualità della vita dei propri cittadini. Speriamo che questa idea possa davvero servire come esempio per i troppi comuni turistici siciliani che puntano ancora su un’idea vecchia e superata di sviluppo turistico”.

“Gli scempi ambientali che in questi anni hanno perseguitato la terra siciliana – ha aggiunto Cogliati Dezza – rappresentano un danno economico e culturale incalcolabile che va subito risanato. Sia con una lotta senza tregua all’abusivismo edilizio, sia accompagnando le realtà virtuose di questa terra in una nuova visione di sviluppo, che riesca a coniugare l’autenticità e l’identità dei luoghi, con la bellezza del mare, delle isole e della costa, puntando a valorizzare la qualità dei servizi e la sostenibilità ambientale. Dagli esempi che già esistono, quelli premiati dalla nostra Guida Blu ad esempio, occorre ripartire per definire un nuovo modello di turismo che possa essere più integrato e sostenibile con l’affascinante paesaggio costiero e interno dell’isola, ma anche ridurre l’impatto ambientale del turismo nei territori proprio a partire dalla qualificazione delle strutture, coinvolgendo gli operatori locali e i turisti per favorire vacanze più consapevoli ed ecologiche”.

 

 

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