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Valtellina, analisi sul mercato delle seconde case
notizia pubblicata 10 Gennaio 2013 alle ore 10:10 nella categoria Turismo

Il mercato immobiliare turistico in Valtellina, nel 2012, è stato caratterizzato da prezzi sostanzialmente stabili e compravendite in contrazione.  Ad Aprica, Teglio e Chiesa in Valmalenco i tempi medi di vendita di appartamenti possono andare dai 6 ai 12 mesi, mentre gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono aumentati, attestandosi al 15-20%. La domanda di seconde case prevale nelle località di Aprica e Chiesa con prezzi dai 1.800 ai 2.700 euro al mq. Per le soluzioni medie si va, a seconda della tipologia, dai 1.000 ai 2.200 euro al mq. Quotazioni inferiori a Teglio, dove i prezzi massimi arrivano a 1.500 euro al mq.
Secondo Alberto Azzola, titolare dell'agenzia Gabetti di Sondrio, “le zone più richieste rimangono quelle di Sondrio e i paesi del versante Retico. In calo invece la domanda di seconde case da parte delle famiglie medie. Chi si affaccia ora all'acquisto ha però una maggiore capacità di negoziazione e un'ampia possibilità di scelta”.
Rallentamento, invece, nella domanda di seconde case nella bassa Valtellina. A Morbegno le quotazioni sono state stabili, con tempi medi di vendita di circa 6 mesi, ma con l'aumento di soluzioni di minore qualità. In aumento gli sconti ottenibili nel corso della trattativa d'acquisto, che si attestano intorno al10%. Il mercato delle seconde abitazioni è alimentato per la maggior parte da persone residenti in Lombardia, con alcune richieste da parte di stranieri, provenienti in particolare dal centro Europa.
Per Andrea Ciaponi, titolare dell'agenzia Gabetti di Morbegno, “ nel 2012 abbiamo assistito ad una tenuta complessiva del mercato delle seconde case, in un contesto di quotazioni stabili, per le località della Costiera dei Cech e per le località delle valli delle Prealpi Orobiche. Mantengono un buon appeal soprattutto le soluzioni indipendenti, con budget intorno ai 100-150.000 euro. Più in difficoltà le tipologie di minore livello qualitativo situate nel fondovalle, a cui si dirigeva il target con minore disponibilità, che in questo momento, a causa della situazione macroeconomica generale, ha rivisto al ribasso la sua disponibilità di acquisto”.