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Il ‘Grande Albergo Fate’ in rovina, degrado senza fine per la Sila Catanzarese
notizia pubblicata 28 Novembre 2018 alle ore 10:45 nella categoria Alberghi

Il ‘Grande Albergo delle Fate’ di Villaggio Mancuso, icona del turismo montano calabrese del secondo dopoguerra, è diventato l’immagine del declino della Sila piccola catanzarese.

L’albergo divenne anche set cinematografico per il film ‘La ballata dei mariti’, con Aroldo Tieri e Marisa del Frate. L’incuria, con strutture cadenti, porte sbarrate e segni sempre più evidenti di un disfacimento che avanza di giorno in giorno, si sta impossessando della struttura, pensata e realizzato negli anni ’30 del secolo scorso da Eugenio Mancuso, pioniere del turismo montano.
Ma non è solo il ‘Grande Albergo delle Fate’ a cadere a pezzi, a fargli compagnia anche il Villaggio Mancuso a Racise, meta fino a pochi anni fa di migliaia di campeggiatori provenienti, oltre che dalla Calabria, anche da Sicilia e Puglia. L’associazione “Campeggiatori della Sila”, che più volte ha sollevato il problema, è ancora in attesa di un cenno di riscontro. Ancora più pesante è la sorte toccata alla sciovia di Ciricilla, pista per amanti degli sport invernali, sottoposta, dall’ex Esac, ad un’eutanasia che l’ha cancellata, ponendo fine così all’unico impianto di risalita esistente in provincia di Catanzaro.
“L’Albergo delle Fate è proprietà di un privato – dice Sebastiano Tarantino, sindaco di Taverna – e senza un atto di donazione da parte della proprietà, noi, purtroppo, abbiamo le mani legate. Non possiamo fare nulla e tantomeno proporre progetti di recupero, che rischiano di rimanere sulla carta. Eppure, ci siamo mossi in tal senso, anche facendo riferimento all’utilizzo di fondi regionali, ma dalla proprietà non abbiamo avuto alcun cenno di assenso. Anche per quanto riguarda la sciovia – aggiunge Tarantino – abbiamo contattato l’Arsac ma, al momento, non abbiamo ricevuto alcun tipo di risposta. Stessa cosa è accaduta con il camping. Per quanto ci riguarda stiamo facendo molto per rilanciare la Sila”.