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Candidare Reggio a Capitale Cultura 2022 per 50 anni scoperta Bronzi Riace
notizia pubblicata 03 Dicembre 2019 alle ore 10:30 nella categoria Beni culturali

Carmelo Malacrino, direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, dove sono custoditi i Bronzi di Riace, propone di candidare Reggio a ‘Capitale italiana della cultura’ nel 2022, anno in cui ricorrerà il 50° anniversario del ritrovamento delle statue.

Malacrino prende spunto dal dato secondo il quale sono stati oltre 4.200 i visitatori nello scorso weekend del Museo archeologico di Reggio Calabria.
“Si tratta di un dato – afferma Malacrino – positivo che registriamo all’avvio della programmazione natalizia del Museo. Complice la Giornata regionale dei Musei di Calabria e l’ingresso gratuito grazie all’iniziativa #domenicalmuseo per la prima domenica di dicembre, abbiamo potuto rilevare ancora una volta che la storia della Calabria antica, narrata nei quattro livelli di esposizione permanente, coinvolge ed entusiasma un’ampia fascia di pubblico. Ci aspettiamo altri visitatori già in questa settimana con i numerosi eventi del calendario natalizio e con le visite guidate programmate per i prossimi giorni, dedicate ai santuari e alla monetazione in Magna Grecia”.
“Da qualche settimana – spiega in un comunicato – è stato pubblicato il bando del Mibact aperto alla candidatura delle città a Capitale italiana della Cultura per il 2021. Già nel 2016, poco dopo la riapertura del Museo, il direttore Malacrino aveva evidenziato l’importanza di questa straordinaria opportunità e ne rinnova ora l’invito al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, certo del sostegno di tutto il territorio a questa iniziativa. Credo che la città di Reggio Calabria – afferma Malacrino – possa mettersi in gioco per affrontare la sfida. L’anno per il quale auspico che si possa raggiungere questo obiettivo è il 2022, quando ricorreranno i 50 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace nei fondali del mar Ionio. Sarebbe un’occasione eccezionale di sviluppo e rilancio del nostro territorio, ben rappresentata dall’immagine delle due statue, divenute icone note in tutto il mondo. Il tempo che ci separa dalla candidatura potrebbe essere utilizzato per consolidare, rigenerare e rilanciare la città e preparare il terreno per la competizione. Il Museo archeologico nazionale ha già avviato i preparativi per celebrare la ricorrenza del 2022 sul piano scientifico e culturale. Certamente il passaggio della candidatura accenderebbe ‘fari di luce’ sulla città, con riverberi significativi in termini di economia e turismo”.