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Bronzi di Pergola, al via programma per 75 anni da ritrovamento
notizia pubblicata 10 Giugno 2021 alle ore 11:15 nella categoria Beni culturali

Pergola, in provincia di Pesaro Urbino, città che ospita i famosi Bronzi dorati, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Università di Urbino, Galleria Nazionale delle Marche e Confcommercio Marche Nord, ha presentato il programma per le celebrazioni in occasione del 75°esimo anniversario del ritrovamento.
Programma ricco e variegato: nuovo catalogo del Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola, edito da Silvana Editoriale, tavola rotonda con esperti e studiosi, mostra d’arte.

“È un momento importante per dare ancor più risalto al nostro gioiello, molto prezioso per Pergola e tutto il territorio. Ringrazio tutti coloro che stanno collaborando al programma”, ha detto la sindaca Simona Guidarelli.
A moderare l’incontro l’assessore alla cultura Ciro Mariani: “Un’occasione di promozione e valorizzazione per tutte le Marche. Fondamentale la collaborazione per lo sviluppo culturale e turistico; per questo siamo molto soddisfatti della partecipazione di prestigiosi enti, istituzioni e studiosi. Tra le iniziative di spessore ideate, il nuovo catalogo del museo e la tavola rotonda. Il catalogo rappresenta, dopo tanti anni di attesa un importante traguardo per il museo e la Città”, ha detto.

“I Bronzi costituiscono un ritrovamento importantissimo che racconta molto della storia culturale di queste terre; una eccellenza a livello artistico e archeologico. Siamo disponibili a lavorare in sinergia per valorizzare questo tesoro”, ha aggiunto il direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo.

“I Bronzi dorati hanno reso celebri Pergola e le Marche in tutto il mondo. Il nostro ruolo è tutelare questi beni e garantirne la conservazione. Per questo abbiamo avviato dei progetti importanti. Fondamentale la collaborazione con gli enti, come in occasione della realizzazione della sala immersiva”, ha detto Diego Voltolini, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche  che ha portato anche i saluti della soprintendente Marta Mazza.