edizione Veneto
Padova promuove il turismo con gli ‘Itinerari Vasariani’
notizia pubblicata 09 Dicembre 2021 alle ore 11:45 nella categoria Beni culturali

Si è tenuta presso la sede della CCIA di Padova la Conferenza Stampa per presentare alla città il ‘Progetto di Promozione Turistico-Culturale’ con le relative azioni – ideato dall’Associazione Culturale APS Territori Narrative Italian Landscape e patrocinato da Padova Convention & Visitors Bureau – L’importanza della conservazione nei Patrimoni Artistici – e della nuova iniziativa turistico-culturale ‘Itinerari Vasariani’.
Nell’occasione Territori ha presentato – attraverso gli Itinerari Vasarian – la propria visione anticonvenzionale per iniziative Turistico-Culturali, ed un video per un ‘Percorso per una testimonianza preziosa di un approccio consapevole’ di un importante luogo cittadino e del suo significato storico, culturale e religioso. Un prodotto turistico strutturato, teso a sottolineare l’importanza della partecipazione della complessa filiera del Turismo e quella della Cultura.
L’obiettivo è supportare chi ha il compito di custodire e trasmettere la straordinaria eredità dei nostri territori, fornendo un contributo alla informazione perché non può esistere una storia dell’arte utile senza coinvolgimento del pubblico per cui l’arte è stata prodotta. Gli obiettivi del primo di cinque percorsi, saranno quelli di scoprire alcuni capolavori eseguiti per la Basilica di Sant’Antonio. Conoscere Donatello, attraverso le citazioni del grande storiografo aretino Giorgio Vasari.
In questo primo Itinerario Vasariano dedicato alla Basilica del Santo verrà compresa naturalmente la scultura equestre dedicata al capitano di ventura Erasmo da Narni detto il Gattamelata, pur essendo collocata nell’area adiacente, ma facente parte del complesso antoniano.
Gli interventi, presentati da Giulio Biasion, Segretario dell’Associazione Territori, sono stati i seguenti: Laura Favaretti, Responsabile Padova Convention & Visitors Bureau che nell’occasione rappresentava anche la Cciaa di Padova; Rossana Comida, Presidente Guide Ascom Padova; Giancarlo Graziani, Responsabile Arte e Cultura dell’Associazione Culturale Territori; Giorgio Mingardi, Fondatore del Progetto Territori Narrative Italian Landscape; Filippo Segato, Direttore di APPE 1945 e Riccardo Ruggiero, Presidente Gruppo Turismo di Assindustria Venetocentro.
“Esistono oramai diverse tipologie di Turismo – ha spiegato Laura Favaretti, Responsabile di Padova Convention & Visitors Bureau – Questa è un’occasione culturale che offre stimoli ed opportunità diversificati”.
“L’idea di creare un sistema complesso di posizionamento sul mercato di un intero prodotto turistico, anziché di un semplice sito – ha affermato Giorgio Mingardi, Fondatore del Progetto Territori –  offre opportunità di sviluppo molto più interessanti, sia a livello culturale che economico, con ricadute positive di ROI tangibili ed intangibili sul territorio”.
“E’ nostro interesse intercettare i flussi turistici ed essere informati su quanto avviene a Padova in quanto i nostri associati sono ‘ambasciatori del territorio’ – ha sottolineato Filippo Segato, Direttore di APPE 1945 – e questa iniziativa può riportare il turismo in città specie per l’area culturale”.
“Una proposta di qualità in più, accresce l’offerta turistica specie per il singolo turista che oggi vuole un ‘taylor made’ – ha precisato Riccardo Ruggiero, Presidente Gruppo Turismo di Assindustria Venetocentro – e in questo anche gli hotel vogliono essere sempre più i protagonisti”.
Secondo Rossana Comida, Presidente delle Guide Ascom Padova, “Questa è una narrazione colta da raccontare e noi guide accogliamo con entusiasmo la produzione di nuovi itinerari in armonia con le nuove proposte come ‘Urbs picta’ che con la Cappella del Beato Luca Belludi si inserisce nell’itinerario attraverso la citazione del Vasari sul suo autore, Giusto de’ Menabuoi.
Percorsi visivi tematici e cronologici, che permetteranno al visitatore di comprendere ed apprezzare il valore delle opere in questione. E’ oggi fondamentale riuscire a modificare i linguaggi per garantire che l’arte venga trasmessa in maniera corretta e coerente con la sua finalità originaria. Non può esistere una storia dell’arte utile senza coinvolgimento del pubblico per cui l’arte è stata prodotta.