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Ventimiglia, il borgo che guarda al turismo tra grandi eventi e opere pubbliche
notizia pubblicata 05 Febbraio 2021 alle ore 13:18 nella categoria intervista

Un piccolo borgo arroccato nell’entroterra ma che guarda al mare e sogna il turismo come volano per la crescita della sua economia. E’ la sfida che il suo giovane sindaco Antonio Rini, appassionato di sport e di musica essendo maestro di flauto, al suo secondo mandato consecutivo, ha lanciato quando è stato eletto a sorpresa nel 2013. E così il paesino del palermitano da neanche 2 mila anime è diventato laboratorio di grandi eventi e centro nevralgico per lo sviluppo di nuovi cantieri.

“Il rilancio del nostro turismo lo stiamo pianificando sin dai tempi del mio insediamento – dice Rini intervistato da Travelnostop.com – anche se adesso rimane legato all’evoluzione della situazione epidemiologica di Covid. Sicuramente il virus ha cambiato il modo di viaggiare e di queste trasformazioni ne beneficeranno le destinazioni covid-free e quelle dei borghi con la riscoperta dei piccoli luoghi in cui si vive bene e a misura d’uomo. In questi anni ci siamo concentrati sulle opere pubbliche. Dopo 30 anni, ad esempio, è stata finanziata con oltre 4 milioni la strada che collega Baucina, Ciminna, Ventimiglia di Sicilia e Trabia e che costituisce un primo trampolino di lancio per lo sviluppo del turismo visto che collega la strada statale Palermo-Agrigento allo svincolo autostradale di Trabia sull’A19. Inoltre abbiamo ottenuto anche 900 mila euro di fondi per mettere in sicurezza la chiesa Maiorca. Ma soprattutto nel corso degli ultimi anni abbiamo puntato molto sui grandi eventi, cercando di offrire meno spettacoli a carattere locale e portando grandi nomi a Ventimiglia. Ad esempio, negli anni scorsi abbiamo portato nel nostro anfiteatro il Teatro Massimo con le rappresentazioni del Bolero e del Barbiere di Siviglia. Grande successo anche per “Tramonti con Musica d’autore”, che coniuga natura e musica in un contesto particolarmente suggestivo: il teatro su balle di fieno a 800 metri di altezza. E per “I sapori del feudo di Calamigna”, dedicato alla nobile famiglia dei Ventimiglia. Si tratta di un’evoluzione del concetto di sagra perchè trattandosi non solo di un’iniziativa gastronomica ma anche culturale perchè i visitatori oltre a scoprire e gustare i prodotti tipici locali hanno la possibilità di visitare il Museo della Montagna e le chiese del borgo. Infine, diamo spazio anche alle nostre piccole botteghe di artigianato con “Venti…miglia di Moda”: per una serata il nostro paese diventa passerella per i brand siciliani più glamour. Tutti questi eventi – sottolinea Rini – hanno reso sempre più attrattiva Ventimiglia, tranne nel 2020 quando per cause di forza maggiore dettata dalla pandemia abbiamo dovuto cancellare l’intero cartellone di eventi, tanto che stiamo pensando di mettere a sistema le case abbandonate per destinarle ai turisti con la formula dell’albergo diffuso, ma in cantiere c’è anche un progetto sulla sentieristica e sul parco avventura”.

Ma non basta. Perchè Ventimiglia ha ricevuto un importante finanziamento per rifare l’impianto di illuminazione nell’ottica delle smart cities grazie all’installazione dei pali intelligenti e per il potenziamente del wi-fi cittadino con sei punti di accesso gratis.

Il suo dinamismo, Antonio Rini lo ha trasmesso a tutti colleghi della Giunta con cui condivide l’esperienza amministrativa che esercita molto spesso fuori dal Comune, come ambasciatore di un borgo che nella progettualità ha ritrovato la sua identità e la suo visione di sviluppo grazie a questo giovane sindaco, appassionato di sport, musica e che vive come missione la politica, nella convinzione che il fare è meglio del dire.